Dialogo tra un padre e un figlio di 16 anni. «Hanno nominato il nuovo Ministro dell’Istruzione. Si chiama Patrizio Bianchi». Lorenzo fa una smorfia per dire che non gliene importa nulla. E continua a cenare. «Se tu potessi dire qualcosa al nuovo ministro, cosa gli chiederesti?». Risponde sicuro. «Di abolire i compiti per casa. Quelli per le vacanze innanzitutto, ma anche quelli di tutti i giorni. Le vacanze si chiamano vacanze perché dovrebbero essere tempo libero. Se me le caricano di compiti non sono più vacanze». «Sui compiti per le vacanze posso essere d’accordo. Ma, nel quotidiano, non penserai di tornare da scuola e passare tutti i pomeriggi senza fare nulla? Stare a tavolino a studiare insegna il valore dell’impegno e del sacrificio. Il lavoro in classe non è sufficiente». «Intanto non è vero che il pomeriggio non faccio nulla. Gioco, suono, incontro gli amici. Faccio cose che mi piacciono. Poi non ho detto che non voglio studiare». «Allora fammi capire meglio il tuo punto di vista». «La questione è il Tempo. Non mi piace che gli insegnanti decidano il mio tempo. Capisco che sia importante darmi dei compiti, ma voglio scegliere io quando farli. Verificare continuamente se li abbiamo svolti significa non fidarsi e controllare il nostro tempo. Non mi piace. Gli insegnanti devono spiegare e stabilire quando fare le verifiche. Magari non tutte insieme, se possibile. Io so che devo arrivare preparato e che per questo serve studiare. Ma preferisco organizzarmi da solo. Il mio tempo e la mia vita voglio deciderli io, non altri».
La questione che pone Lorenzo è cruciale nella relazione educativa. Con il passare degli anni mi sono convinto che la scuola italiana produca spesso studenti preparati, ma non autonomi. Il problema è che li teniamo al guinzaglio, abbiamo la smania del controllo. Per accogliere l’esigenza che pone Lorenzo, serve più fiducia nei ragazzi. Potremmo programmare verifiche un paio di volte a quadrimestre e poi evitare di “star loro addosso”. Decideranno da soli se studiare e quando. Al momento della verifica si vedrà se sono preparati e faremo insieme le valutazioni del caso. Restituire ai ragazzi l’organizzazione del loro tempo è fondamentale per aiutarli a diventare adulti autonomi e responsabili.
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