Per la scuola si prospettano realisticamente due possibilità. Riapertura nel mese di maggio o chiusura senza rientro in classe. Nella prima ipotesi si potrebbe terminare l’anno in modo dignitoso e procedere regolarmente a scrutini ed esami, tenendo però conto della situazione. Nel caso in cui invece non si rientrasse in classe, provo a formulare alcune proposte con riferimento alla scuola superiore.
1. Didattica a distanza. Gli insegnanti e gli studenti stanno lavorando con impegno all’insegna del “fare il possibile nelle condizioni date”. Ma il possibile va fatto. Nessuno è in vacanza. Evitiamo di rimanere fermi, ma anche di pretendere di finire il programma come se fossimo in presenza. Caricherebbe di ansia tutti, insegnanti e studenti. Inutilmente.
2. Invalsi e PCTO. Non si capisce cosa stia aspettando la Ministra ad annullare le prove Invalsi e decidere che quest’anno non vale il vincolo sulle ore di PCTO (ex alternanza scuola-lavoro).
3. Valutazione. In queste settimane la valutazione dovrebbe essere solo formativa, con il fine di fornire feedback ai ragazzi su come sta andando il loro processo di apprendimento. Niente voti ufficiali sul registro, nel rispetto di chi, per ragioni familiari e sociali, ha difficoltà a seguire le attività. Nelle valutazioni di fine anno gli insegnanti dovrebbero però tenere conto dell’impegno di ogni studente.
4. Scrutini finali e attività di recupero. Agli scrutini finali tutti gli studenti dovrebbero essere ammessi alla classe successiva perché non sarebbe stata garantita la possibilità di recuperare le insufficienze. In casi-limite, cioè in presenza di carenze gravi nel primo quadrimestre e partecipazione inadeguata alle attività a distanza, si potrebbe prevedere che gli studenti vengano “rimandati a settembre”. Ma solo se, salvaguardando il diritto alle ferie degli insegnanti, saremo in grado di mettere in campo intense attività di recupero, in presenza o online.
5. Crediti scolastici. I crediti scolastici andrebbero assegnati regolarmente in quinta. Per le classi terze e quarte si potrebbe valutare l’ipotesi di raddoppiare i crediti del prossimo anno scolastico.
6. Esame di Stato. Gli studenti dovrebbero essere tutti ammessi all’esame. Bene ha fatto la Ministra a prevedere una commissione di soli docenti interni (con presidente esterno), che così potranno meglio considerare quanto effettivamente svolto. Per piacere, cerchiamo di evitare gli esami online. La maturità è un rito di passaggio che va rispettato. Alleggeriamola, prendiamo le dovute misure di sicurezza, ma facciamola in presenza. Anche a costo di rinviarla a settembre.
Sarebbe importante che il Ministero dell’Istruzione ci facesse conoscere le sue scelte quanto prima. La scuola è abituata alle decisioni dell’ultimo minuto. Ma non esageriamo. Nell’emergenza che stiamo vivendo, non ci dispiacerebbe avere qualche certezza.
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