Ci risiamo. Si riparla di come affrontare il problema della droga nelle scuole. La strada che ha scelto il Governo è la solita. Quella più facile. Aumentare le telecamere e la polizia. E fra un po’ ripartiranno i pattugliamenti con i cani antidroga. Il progetto lo hanno chiamato “Scuole Sicure”. Le scuole sarebbero più sicure esasperando il controllo e trasformandole in caserme. Ma i ragazzi non sono al sicuro se una telecamera li spia. Sono al sicuro se qualcuno si-cura di loro. Semplicemente. Bastano insegnanti che sanno ascoltarli. E serve una scuola viva, liberata dal grigiore che la attanaglia. Gli adolescenti non smettono di far uso di sostanze se gli stiamo sempre addosso. E nemmeno se diciamo loro che la droga fa male, magari mentre consumiamo pacchetti di sigarette sui quali c’è scritto che ci viene il tumore. Appassionarli alla musica, all’arte, alla letteratura è il modo migliore per tenerli lontani dalla felicità illusoria di una pasticca. Perché il piacere di vivere e imparare è l’unica sicurezza che possiamo offrire ai nostri ragazzi.
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