E’ tempo di vacanze. Per tutti, anche per la scuola. Sui social impazzano le discussioni sui compiti da dare. E poi ogni tanto qualcuno riaccende le polemiche sulle troppe ferie degli insegnanti. Spesso senza sapere come stanno realmente le cose. Forse sarebbe più interessante ragionare su come intendiamo le vacanze, su quale sia il senso che hanno per noi. Molti le considerano semplicemente riposo. Un momento di vuoto dopo il “troppo pieno” a cui ci costringe una vita quotidiana sempre più frenetica. Però chi ha la passione per la scuola fa fatica a staccare. Spesso anche in estate presidi e insegnanti continuano a discutere di educazione e di ragazzi. Eppure ci servirebbe ogni tanto uscire con la testa da quel mondo. Allontanarci, stare altrove. Per poi tornare dentro con un altro sguardo e un’altra energia. Andiamo al cinema, leggiamo libri, facciamo sport, incontriamo persone che hanno esperienze diverse. Proviamo per qualche settimana a non parlare di noi. Forse, paradossalmente, ci verranno idee nuove per la scuola e il nostro essere educatori ne beneficerà.
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