Guardando un po’ di televisione, mi sono imbattuto nell’intervista a un uomo che parlava di un incontro con una donna andato male. «Forse non l’ho fatta sentire a mio agio», ha detto a un certo punto. Un lapsus straordinario che, come molti lapsus, ha rivelato una verità che non si poteva dire. Ho pensato che quel lapsus potrebbe valere per i protagonisti delle diatribe politiche di questi giorni e per tutti noi che siamo dentro le mille interazioni quotidiane, in famiglia o a scuola. Si ha spesso la sensazione che le relazioni siano una sorta di tiro alla fune, nel quale cerchiamo di portare gli altri dalla nostra parte. Egoisticamente preoccupati solo del nostro agio e della nostra identità. Ma non si può pensare di stare sempre in quella che oggi viene chiamata la nostra zona di comfort. Dobbiamo avere il coraggio di uscire da quella zona ed affrontare le difficoltà di un confronto autentico, se ci interessa davvero accogliere altri punti di vista e crescere insieme. L’alternativa è rimanere da soli. Felici, ma eternamente bambini.
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