Oggi celebriamo le donne. Negli altri 364 giorni non tanto. I fatti di cronaca raccontano quotidianamente storie di violenza. E dicono che non riconosciamo a loro quello che riconosciamo agli uomini. A parità di lavoro vengono pagate meno e nei luoghi che contano, a cominciare dalla politica, sono poco rappresentate. Nonostante siano spesso più brave. Rispetto a tutto questo, la scuola ha grandi responsabilità. Dobbiamo fare di più per insegnare ai futuri uomini che le donne non sono cosa loro. E dobbiamo fare di più per insegnare alle ragazze che devono far valere i propri diritti. Se tanti uomini alzano le mani sulle compagne, se tante donne stanno insieme a maschi violenti, dobbiamo interrogarci tutti. Perché forse stiamo proponendo modelli sbagliati. Sta facendo molto discutere un testo scolastico in cui si dice che “mamma cucina e stira, papà lavora”. Ecco, è inutile che oggi distribuiamo mimose, se poi alimentiamo stereotipi e pregiudizi. Le donne non sono panda. Prima di festeggiarle, impariamo a rispettarle. Tutti i giorni, non solo l’8 marzo.
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