L’esperimento di scuola in estate del Marco Polo di Firenze merita di essere raccontato. Una settimana intensa di attività, gratuite e aperte a tutta la città, che abbiamo chiamato July for Future per dare il senso del cambiamento, del futuro che vorremmo. Dalla mattina alla sera si sono succeduti incontri, laboratori, spettacoli, nelle aule e nel giardino della scuola, dove è stato montato un palco con un grande schermo. Il clima è stato inusuale e suggestivo. Ripopolare la scuola a luglio è stata una scommessa, che crediamo vinta. Nel corso della settimana circa mille persone hanno condiviso esperienze e si sono confrontate. I protagonisti principali di July for Future sono stati i ragazzi. Hanno partecipato alle iniziative, ma anche gestito l’organizzazione e l’accoglienza. E soprattutto sono saliti sul palco, intervistando spesso da soli gli ospiti. Sempre con intelligenza e grande garbo.
In questa settimana sono accadute cose meravigliose ed emozionanti. Abbiamo incontrato Schmidt, Funaro, Del Re, Wikipedro, Malika, Questa, Giordana, Chiarini, Attodue e molti altri. Abbiamo discusso di arte, turismo, educazione, psicologia, sessualità, omofobia, Liberazione. Nei laboratori i ragazzi hanno sperimentato la scrittura, il teatro, il cinema, l’arte giapponese, la musica, il public speaking e parlato del loro vissuto in pandemia. Sono stati realizzati cortometraggi, spettacoli di musical, letture e mille performances. Abbiamo visto studenti aggirarsi per la scuola in kimono o suonare i tamburi. E rimanere fino a mezzanotte con genitori e insegnanti per assistere agli spettacoli. In un laboratorio di fotografia sono state scattate foto, stampate in formato manifesto e affisse sui muri della scuola. Ritraevano studenti con libri sulla bocca al posto delle mascherine. “Proteggiamoci con la cultura”, lo slogan straordinario che hanno scelto.
Ecco, nella settimana di July for Future abbiamo gettato un seme, creando contaminazioni tra giovani e adulti, coinvolgendo professionisti, mettendo in contatto la scuola con l’arte. Sono alcune basi di una possibile ripartenza. Che però ha una condizione. Dare spazio ai ragazzi, rimetterli al centro, consentire che esprimano i loro talenti. A July for Future si sono dimostrati davvero bravi. Spesso più bravi di noi.
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