Le scene dei bambini messicani separati dai genitori sul confine statunitense e chiusi nelle gabbie sono inquietanti. Trump spiega così il suo intervento: “Questi bambini possono diventare ladri e assassini, sono dei potenziali criminali”. E’ un’affermazione che va oltre la politica. C’è l’idea che le persone siano geneticamente connotate. Un’idea che, fra l’altro, contraddice il sogno americano, secondo cui il destino è nelle nostre mani e tutti abbiamo la prospettiva di migliorare le condizioni sociali ed economiche nelle quali siamo nati. Ma la frase di Trump non è discutibile solo politicamente. E’ inaccettabile per chi fa educazione. Non si può lavorare con i ragazzi se non si crede nei processi di crescita e trasformazione. Nessuno nasce criminale o persona perbene. Ognuno di noi può diventare l’una o l’altra cosa. Sono le relazioni significative con gli altri che ci portano a essere quello che siamo e quello che saremo. Mi pare una fortuna. Perché significa che abbiamo sempre la possibilità di cambiare. Tutti. Perfino Trump.
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