I genitori di una classe chiedono di incontrarmi. In modo civile lamentano la mancanza di professori. «Preside, la scuola è iniziata da un mese e i nostri figli non hanno mai fatto italiano e matematica». «Avete ragione. Mancano insegnanti in molte classi. Leggendo i giornali avrete capito che è una situazione che riguarda tutte le scuole». «Ma come può succedere?» «Guardate, è paradossale. Abbiamo un maggior numero di insegnanti stabili rispetto agli altri anni e ho docenti in più in alcune materie. Ma mi mancano in altre». Non è facile da spiegare. «E’ tutto bloccato agli Uffici Scolastici territoriali, che sono nel caos e non riescono a effettuare le procedure di loro competenza». «Possiamo fare qualcosa? Potremmo andare in quegli uffici a protestare?». «Potreste, ma vi direbbero che manca il personale. E avrebbero ragione. Hanno dovuto addirittura richiamare i pensionati». Dopo anni di tagli, il Governo ha effettivamente investito sulla scuola. Ma non ha migliorato il funzionamento della macchina amministrativa. Le tecnologie o la valutazione sono cose importanti. Ma è più importante garantire che il primo giorno di scuola i ragazzi abbiano tutti gli insegnanti in classe.
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