Scene di Didattica a Distanza. I ragazzi tengono le webcam spente. E spesso anche i microfoni. L’insegnate spiega. Poi comincia a cercarli per fare delle domande. «Mario, rispondi. Mario? Mario? Mario si deve essere assentato un attimo. Francesca? Francesca? Va bene, Lorenzo almeno tu ci sei?». Una madre entra in camera del figlio. È mattina, ci sono le lezioni. Sullo schermo da una parte vede tutta la classe collegata e l’insegnate che parla, dall’altra ragazzi diversi, suoi amici che vivono in altre città con i quali sta giocando a un videogioco. Un insegnante decide di interrogare. «Margherita vieni tu. Accendi la webcam». «Va bene, prof». «Si, ma vedo che hai l’auricolare, devi toglierlo, qualcuno potrebbe suggerirti». «Prof, ma ho solo questo, se me lo tolgo non ho un microfono con cui parlare». «Non mi interessa. Ti richiamo lunedì, cerca di organizzarti diversamente». Jian è uno studente cinese. Ha la webcam spenta. «Jian, quante volte ti ho detto di tenerla accesa?». «Preferisco di no, prof». «Sì, ma non puoi averla sempre staccata. Accendila, altrimenti ti metto assente». Jian accende la telecamera. Dietro di lui si intravedono macchine da cucire e immagini di un’azienda tessile. Evidentemente è al lavoro. L’insegnante decide che non gli chiederà più di accendere la telecamera. Una professoressa entra in presidenza. Ha le lacrime agli occhi. «Preside, mi scusi lo sfogo. Non ne posso più. La didattica a distanza non è scuola. Siamo tutti a disagio, noi e i ragazzi. E’ molto peggio che a marzo. Ritornare per ore dietro uno schermo senza vedere la luce di quando ne usciremo è alienante, frustrante. Alcuni studenti fanno i furbi e se ne approfittano, ma la maggioranza no, è semplicemente persa, spaesata. Come tutti noi. E i ragazzi più fragili li stiamo perdendo». Arriva lo psicologo. «Siamo tempestati di richieste di aiuto di studenti, genitori, insegnanti. I segnali di ansia, di depressione, di malessere si stanno moltiplicando».
La Didattica a Distanza non è solo questo, ma è anche questo. Forse soprattutto questo. Dovremmo ricordarcene, quando sentiamo dire che in fondo è uguale alla Didattica in Presenza.
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