L’istituto superiore Majorana di Brindisi avvierà una sperimentazione: avvio delle lezioni alle 10 anziché alle 8, come succede quasi dappertutto. Mi sembra un’iniziativa interessante. Non si comprende per quale motivo il lavoro degli adulti inizi generalmente alle 9 e quello di insegnanti e ragazzi debba cominciare alle 8. L’idea di un ingresso a scuola “comodo” dovrebbe naturalmente prevedere una riorganizzazione dei tempi. I ragazzi si tratterrebbero nel pomeriggio, anche per studiare, senza essere caricati di compiti a casa. Alcuni esperimenti all’estero dimostrano che il rendimento scolastico ne beneficerebbe. Una proposta come questa dovrebbe però fare i conti con alcune necessità: ad esempio la presenza di una mensa e orari dei trasporti compatibili. E poi anche con le difficoltà di chi fa attività extrascolastiche come sport o musica. Problemi complessi da risolvere. Ma forse, se vogliamo una qualità migliore della vita, dovremmo cominciare a porci la questione di rendere la scuola e il lavoro compatibili con i tempi delle persone.
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