«Buongiorno preside, vorremmo proporle una cosa. Ci piacerebbe molto avere felpe e t-shirt della scuola. E’ possibile realizzarle?». Le fanno in tanti, soprattutto all’estero. Personalmente sono sempre stato perplesso per timore della deriva commerciale. Gli studenti me ne hanno parlato più volte, ma poi non se ne è fatto nulla. Stavolta sono più determinati e allora approfondisco. «Ragazzi, ma perché volete fare queste magliette?». «E’ una cosa che dà identità, rafforza il senso di appartenenza alla scuola. Ci piacerebbe indossarle quando andiamo in giro». Poi mi spiegano come le vorrebbero, con la cerniera o con il cappuccio e il logo in una certa posizione. Sento un desiderio autentico e decido di dare l’ok. Chiedo solo di cercare idee non banali. Gli studenti si mobilitano divertiti e sui social parte una campagna per raccogliere spunti e proposte, che verranno rielaborati da un esperto di grafica. Il bisogno di riconoscersi in una comunità è importante, credo vada rispettato e sostenuto. Una maglietta naturalmente non basta, ma forse può aiutare.
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