Un mio parente, negli ultimi giorni di vita, ripeteva spesso: «Il mio errore più grande è stato mettere le idee davanti alle persone». Ho ripensato molto a quella frase. Al valore di avere idee forti ed a quanto però esse possano a volte diventare barriere che ci impediscono di vedere le persone. Succede in famiglia, succede in politica, succede nella scuola. Una mamma. «Mia figlia non vuole più venire». E’ in obbligo scolastico e dovrei avvisare le autorità competenti. Ma non lo faccio. Preferisco attivare insegnanti e psicologi. Un padre. «Ho dato l’acconto per il viaggio in Spagna di mio figlio. Ma non ho i soldi per il resto». Ne parliamo e decido di fare un’eccezione. La ragazza parte lo stesso e lui paga quando può. Un docente. «Questo ragazzo è arrivato in ritardo e io non lo farei entrare. Ci vuole puntualità. Poi decida lei». In questi casi ascolto i ragazzi e alcune volte li faccio entrare lo stesso. Tutti i giorni a scuola decidiamo come agire. Le regole e le idee sono fondamentali, ma non possono venire prima delle persone. Se le regole e le idee le applichiamo in modo rigido, rischiamo di diventare una comunità in cui è impossibile vivere.
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