Una volta si chiamavano esami di riparazione. Ora si chiamano prove per gli studenti con il giudizio sospeso. Sono previste nelle scuole superiori per i ragazzi rimandati in qualche materia. Alcune scuole le fanno a luglio, altre ad agosto e altre ancora a settembre. A settembre in realtà non si potrebbero fare, se non per motivi eccezionali. Eppure quasi tutti preferiscono settembre. Così i ragazzi hanno più tempo per studiare, si dice. Ma è una balla. Non c’è nessun riscontro che i risultati di settembre siano migliori di quelli di luglio. Anzi. A luglio gli studenti hanno seguito da poco i corsi di recupero e, se si impegnano, sono più preparati. Oltretutto a Ferragosto non si è mai visto nessuno sui libri. La verità è che gli esami a settembre consentono ai docenti di fare qualche giorno di ferie in più, togliendo però il diritto al riposo agli studenti. Ma almeno soddisfiamo i nostri istinti giustizialisti, lasciando in ansia per tre mesi chi non ha lavorato abbastanza. Perché in fondo ci piace tenere i ragazzi in sospeso. Così imparano.
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